Edifici antisismici, vivere più sicuri si può

di Valentina 6 aprile 2009

Sofie

In questo momento tragico per l’Abruzzo, per l’Italia e per il resto del mondo non saprei di che altro parlarvi, se non di edifici antisismici.

L’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (Ivalsa) di San Michele all’Adige, in provincia di Trento (che fa parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche), ha progettato un edificio antisismico che probabilmente verrà preso a modello per la progettazione di abitazioni analoghe in tutto il mondo.

Sofie (Sistema costruttivo Fiemme), la palazzina in legno antisismica italiana (7 piani per 24 metri di altezza), ha superato brillantemente nel 2007 i test sismici effettuati presso i laboratori giapponesi di Miki, cittadina giapponese a pochi chilometri da Kobe. (Nel 1995, Kobe subì un terremoto che causò più di seimila vittime).

Posizionata sulla piattaforma sismica più grande del mondo, in grado di riprodurre qualsiasi terremoto, Sofie ha resistito anche alle scosse più violente grazie alla tecnica costruttiva basata sul sistema X-Lan (pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati che garantiscono elasticità e resistenza meccanica).

Il professor Okada, uno dei massimi sismologi mondiali, ha detto: “Questo progetto italiano è destinato a cambiare il modo di costruire le case antisismiche in tutto il mondo”.

In questo Paese, a distanza di anni da tragedie come terremoti e inondazioni ci sono ancora persone che vivono in container. E in questo Paese si pensa a sprecare miliardi di euro per costruire un Ponte sullo Stretto che risucchierà soldi a non finire, o per correre tutti più rapidi della luce con l’alta velocità. A volte prevenire, o almeno ridurre i danni e le vittime, si può. Gli edifici antisismici rappresentano una delle opportunità per vivere tutti più sicuri.

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