Abbiamo già visto come un modo di coltivare le patate sia il bidone: un modo semplice per l’auto-produzione, sul balcone o in giardino. La coltivazione nel sacco di yuta ha un principio molto simile ed è ideale per tuberi, radici e rizomi.
La tela di yuta è resistente, traspirante e permette al terreno di ossigenarsi e di trattenere la giusta quantità di acqua, evitando ristagni. Bisogna premunirsi di terriccio, compost e sacchi della giusta misura per cominciare: le patate si sviluppano molto in altezza e arrivano anche a un’altezza di 80-100 cm (quindi serve un sacco grande), mentre il topinambur o lo zenzero si sviluppano prevalentemente in larghezza, quindi è sufficiente un sacco basso.
Cominciamo con le patate: arrotoliamo i bordi del sacco completamente e corspargiamo sul fondo uno strato di terriccio e compost.
Prendiamo quindi 3-4 patate germogliate (acquistatele da un contadino, altrimenti i germogli saranno sterili) tagliamole a fette, in base alla posizione dei germogli e adagiamole sul terriccio col germoglio rivolto verso l’alto.
Ricopriamo di terriccio e compost e mettiamo uno strato di paglia in cima.
Man mano che le piante crescersanno, dovremo srotolare il sacco, togliere la paglia, aggiungere terriccio e riposizionare la paglia. Al massimo sviluppo delle piante il sacco sarà completamente aperto: ricordiamoci quindi di controllare il livello al momento dell’innaffiatura, che sarà da fare con uno spruzzino ogni qual volta la terra risulti secca. In due-tre mesi la coltivazione può rendere fino a una sessantina di patate auto-prodotte.
Più semplice, ma lenta sarà la coltivazione dello zenzero. Non è necessario che aggiungiamo molta terra, ma dovremo attendere 5-6 mesi perché il rizoma arrivi a maturazione completa.
Lo zenzero è una coltivazione tipica dell’Asia (infatti l’Italia importa la maggior parte delle radici dalla Cina, con ovvie conseguenze di prezzo e impatto ambientale), ma si adatta senza problemi anche ai nostri climi.
La coltivazione in sacco è ideale in interno: con una temperatura mite e una moderata esposizione alla luce, non solo si svilupperà una grossa radice, ma la pianta esterna produrrà un fiore profumatissimo e molto decorativo.
Con la coltura in sacco potremmo gustare i prodotti che abbiamo cresciuto con poca fatica e avere contemporaneamente la casa aromatizzata. Per ogni dubbio o curiosità sull’argomento, puoi guardare questo video di Geo&Geo dove l’esperta Grazia Cacciola spiega passo passo come coltivare nella yuta.