Il decreto legge per l’ampliamento della cubatura delle abitazioni esistenti e la semplificazione delle procedure non è ancora stato emanato dal Governo anche se l’accordo Stato-regioni fissava il termine per lo scorso 10 aprile. Dodici regioni italiane, più la provincia di Bolzano, hanno allora approvato proprie regole adattando il bonus abitativo alle loro realtà specifiche.Questo ha creato delle differenze tra le leggi regionali, emanate per consentire il rilancio dell’attività edilizia attraverso l’ampliamento degli edifici esistenti e il contestuale miglioramento della qualità architettonica ed edilizia, ed i relativi bonus. Ecco l’elenco delle regioni e quello che prevede il loro Piano Casa.
Piano Casa Valle D’Aosta
Incrementi volumetrici: massimo il 20% del volumi esistenti.
Demolizioni e ricostruzioni: aumento fino al 35 per cento del volume esistente per gli edifici realizzati anteriormente al 31 dicembre 1989. Si raggiunge il 45% in caso di programmi integrati, delle intese e delle concertazioni promossi dalla Regione o dai Comuni. Incrementi volumetrici non residenziale: 20% volume esistente.
Piano Casa Piemonte
Ampliamenti: incremento del 20% del volume (massimo 200 metri cubi) su edifici mono e bifamiliari, o comunque non superiori a 1.000 metri cubi. Necessario ridurre del 40% il fabbisogno annuo di energia primaria di tutto l’edificio.
Demolizioni e ricostruzioni: Bonus volumetrico del 25% se il progetto di ricostruzione raggiunge il valore energetico 1,5 secondo il protocollo Itaca. Il bonus diventa del 35% se si raggiunge il valore 2,5.
Limiti: esclusi i centri storici. Sostituzione di edifici non residenziali solo con la “regia” comunale.
Piano Casa Lombardia
Incrementi volumetrici: ampliamento fino al 20% , e comunque non superiore a 300 metri cubi, del volume complessivo di edifici mono e bifamiliari o di edifici trifamiliari con volumetria fino a 1.000 metri cubi. 20% edifici per tipologie diverse da uni-bifamiliari massima volumetria 1.200 mc.
Demolizione e ricostruzione: edifici residenziali e produttivi, con bonus volumetrico sino al 30% del volume preesistente, aumentabile al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde, cioè una dotazione arborea che copra almeno il 25% del lotto
Piano Casa Veneto
Ampliamento: per le abitazioni ampliamento del 20% del volume esistente, compreso l’eventuale recupero dei sottotetti. Ulteriore 10% in caso di utilizzo tecnologie che prevedano l`uso di fonti di energia rinnovabile con potenza non inferiore a 3 Kwh. Per gli immobili non residenziali (capannoni, negozi, magazzini, insediamenti turistici) l’ampliamento del 20 per cento della superficie coperta.
Demolizione e ricostruzione: +40%, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti e a condizione che si utilizzino fonti energetiche rinnovabili e tecniche di bioedilizia
Piano Casa Emilia-Romagna
Ampliamenti: del 20% sugli edifici abitativi esistenti al 31 marzo 2009, con una superficie massima di 350 metri quadri. L’incremento non può comunque superare i 70 metri quadrati e viene approvato a patto che siano rispettati i requisiti energetici regionali
Demolizione e ricostruzione: 35% superficie lorda che può salire al 50% in caso di abbattimento e delocalizzazione degli immobili incongrui.
Piano Casa Toscana
Incrementi volumetrici: aumento del 20% della superficie (massimo 70 metri quadrati) su edifici fino a 350 metri quadrati. L’indice di prestazione energetica deve essere inferiore di almeno il 20% rispetto al limite previsto per le nuove costruzioni dal 2010.
Demolizioni e ricostruzioni: Incrementi del 35% della superficie, con l’indice di prestazione energetica inferiore del 50% al limite per le nuove costruzioni dal 2010.
Limiti. Gli interventi di ampliamento sono consentiti solo nei Comuni i cui regolamenti prevedono la possibilità di effettuare addizioni funzionali. Non può essere modificata la destinazione d’uso degli edifici. Vanno rispettate le distanze minime delle altezze massime dei fabbricati.
Piano Casa Umbria
Ampliamenti: 20%edifici uni-bifamiliari o edifici aventi massimo 350 metri quadrati di superficie utile coperta (Suc) entro limite di 70 mq. Non residenziale: 20% solo su edifici situati nelle zone D a destinazione artigianale, industriale e per servizi.
Demolizioni e ricostruzioni: l’incremento è al massimo fino al 25% della superficie utile coperta. Arriva però fino al 35% se gli edifici interessati sono almeno tre e sono ricompresi in un piano attuativo o programma urbanistico (art. 28 l.r. 11/2005). Non residenziale 20% come ampliamenti.
Piano Casa Marche
Ampliamenti: immobili esistenti che non superano i mille metri cubi sono consentiti aumenti di cubatura fino al 20% , estendibili anche agli edifici non residenziali (ma non superiore a 400 mq)
Demolizione: +35%. Non residenziale: + 35%.
Piano Casa Lazio
Ampliamenti: 20% tipologie uni-plurifamiliari con volumetria max 1000 mc. Sui fabbricati a uso non residenziale per l’artigianato e la piccola industria fino a mille metri cubi è invece possibile effettuare aumenti di cubatura del 10%.
Demolizioni e ricostruzioni: +35% edifici a prevalente (almeno 75%) destinazione residenziale purché non ubicati nelle zone C.
Abruzzo. I privati potranno ampliare fino ad un massimo di 200 metri cubi, con un intervento minimo di 9 metri quadrati.
Demolizione e ricostruzione: i privati che abbattono le abitazioni possono ricostruzione fino a un massimo del 65% di cubatura in più solo se vengono utilizzate tecniche costruttive della bioedilizia o fonti di energia rinnovabili con incremento della classe energetica dell`edificio comunque non inferiore alla classe B.
Piano Casa Basilicata
Ampliamenti: fino al 20% se di tipologia monofamiliare isolata con superficie fino a 200 mq oppure bifamiliare isolata o plurifamiliare con superficie fino a 400 mq, a patto che ciascuna unità immobiliare sia ampliata al massimo di 40 mq.
Demolizione e ricostruzione: +30% superficie esistente complessiva.
Piano Casa Puglia
Ampliamenti: aumenti volumetrici fino al 20% per un massimo di 200 metri quadri sulle abitazioni mono, bi, tri e quadri-familiari nel rispetto di altezze massime e distanze consentite
Demolizione e ricostruzione: residenziale (per almeno il 75%) + 35%.
Piano Casa Bolzano
Ampliamenti: 200 mc su edifici di almeno 300 mc. L`abitazione ampliata non deve superare la superficie di 160 mq.
Mancano all’appello: Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige