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Pulire una pentola bruciata: ecco come si fa

di Anna 20 giugno 2012

Che foste abbagliati dal mito del multi-tasking, distratti o semplicemente troppo indaffarati per stare dietro a tutto, poco importa. Sta di fatto che la pentola si è bruciata. Già, un bel fondo incrostato di nero. Al danno di non poter gustare le prelibatezze che conteneva, ora carbonizzate, si aggiunge anche la seccatura di aver rovinato la pentola. Di norma, a questo punto, si procede così: la pentola può essere grattata senza pietà con la paglietta di metallo o può fare il volo dalla finestra.

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Prima di decretare la morte del recipiente, possiamo cercare di salvarlo. Usare olio di gomito e paglietta può portare via il bruciato, ma danneggia irrimediabilmente il fondo, aumentando di molto le possibilità che si ricopra di carbone presto.

Giochiamo d’astuzia e proviamo a convincere il bruciato a staccarsi. Mettiamo sul fondo della pentola 3 cucchiai di sale grosso e altrettanti di bicarbonato in polvere. Aggiungiamo un paio di bicchieri d’acqua (o comunque una quantità tale da coprire tutta la parte bruciata) e facciamo bollire coperto per una buona mezz’ora. Mettiamo la pentola da parte e aspettiamo fino al giorno successivo, prima di procedere al lavaggio consueto.

Una possibile variante di questo trucco prevede la sostituzione del sale grosso con mezzo bicchiere d’aceto di vino e un cucchiaio di detersivo per piatti. Il nero si staccherà facilmente e la pentola sarà salva. Se dovessero rimanere dei residui, basterà ripetere l’operazione una seconda volta.

 

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