Pubblicato in: Soldi e risparmio

Un terzo dei conti correnti è online

di Alessia 8 gennaio 2008

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Le operazioni di banca non mi sono mai piaciute molto, ma con l’avvento dell’Internet banking le cose sono nettamente migliorate. File agli sportelli, scelta veloce delle operazioni da fare senza avere il tempo materiale di decidere, consultando un estratto conto appena consegnato, banchieri antipatici, puzzo di sudore nelle ore di punta e svenimenti improvvisi di vecchiette troppo vestite: insomma per un sacco di motivi la mia decisione di attivare l’Internet banking (o home banking) è stata proprio azzeccata. Da due anni consulto tranquillamente i dati del mio estratto conto sul computer di casa, senza fretta o ansia (e, soprattutto, quando mi pare), decido, nel tempo che mi serve per farlo, se pagare oggi le bollette, se voglio comprare o vendere i miei titoli oppure, semplicemente, ricaricare il cellulare e, senza alcuna fatica, agisco indisturbata rimanendo placidamente adagiata sulla comoda sedia della mia camera da letto. A quanto pare, comunque, non sono l’unica a pensarla così.

Il quarto rapporto dell’e-Committee dell’Abi, presentato al convegno ‘Carte 2007’, conferma la tendenza da parte del popolo italiano all’abilitazione di canali alternativi allo sportello bancario tradizionale. Sono più di 11,5 milioni, con un incremento record del 25% nel 2006 rispetto all’anno precedente, i conti correnti che sono stati abilitati ad Internet, al Phone Banking e al Mobile Banking. Praticamente più di un conto corrente su tre (37%) è stato abilitato e nel 58% dei casi questi conti vengono usati almeno una volta alla settimana. Questo vuol dire che almeno 6,7 milioni di italiani una volta alla settimana consultano il loro conto corrente su internet e fanno delle operazioni creditizie online. Anche quest’anno l’operazione maggiormente svolta dai correntisti online è stata la consultazione dell’estratto conto. Al secondo posto si confermano i bonifici, come nel 2005. Nel 2006 ne sono stati fatti 19 milioni via Internet contro i 14 milioni dell’anno prima.

Dove fare un conto corrente online


Questa tendenza, secondo Giuseppe Zadra, direttore generale dell’Abi, è un passo importante per il “generale ammodernamento del Paese, soprattutto alla vigilia di un appuntamento importante come quello del Sepa”(Single Euro Payments Area) cioè l’area unica dei pagamenti in euro. La Sepa, come si legge sul sito della Banca d’Italia, offrirà ai cittadini europei la possibilità di effettuare pagamenti a favore di beneficiari situati in qualsiasi paese dell’area dell’euro, utilizzando un singolo conto bancario e un insieme di strumenti di pagamento armonizzati. Tutti i pagamenti al dettaglio in euro saranno considerati ‘domestici’, facendo sparire così la distinzione fra pagamenti nazionali e transfrontalieri all’interno dell’area dell’euro.

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